LE ORIGINI DEL "PANGIALLO" ROMANO ED IL CONNUBIO CON L'ALTA TECNOLOGIA
Le festività natalizie sono alle porte e le famiglie italiane si preparano ad acquistare le specialità regionali tipiche di questo periodo: dal tronchetto al panettone sono davvero tanti i dolci del Natale, ciascuno con una storia antica, spesso legata alla tradizione religiosa.
In particolare, nel Lazio, esiste un dolce che, da un decennio a questa parte, è stato soppiantato proprio dalla vendita di pandori e panettoni e che tuttavia è ancora possibile trovare nei forni più tradizionali, come nei Castelli Romani: parliamo del “Pangiallo”.
Le origini del "Pangiallo" sono davvero antiche. Secondo le fonti, la sua nascita risale a duemila anni fa, quando, in epoca imperiale, veniva preparato durante i freddi mesi dell’inverno con l’augurio che il sole potesse ritornare il prima possibile a splendere e riscaldare il Lazio. Il nome “Pangiallo”, infatti, richiama proprio i raggi del sole: si tratta di una pagnotta “gialla come l’oro”, soffice e golosa.
Sebbene di "Pangiallo" ne esistano molteplici varianti, è possibile riassumere la sua consistenza in questi semplici e genuini ingredienti: farina, miele, frutta secca, canditi, spezie e zafferano. Si noti come la particolarità del "Pangiallo" è data dal suo colore giallo intenso, dovuto proprio all’impiego dello zafferano!
Grazie al connubio tra tradizione e tecnologia avanzata, con Esmach la memoria perduta del "Pangiallo" è ritornata in auge!
Le apparecchiature Esmach-Bongard sono dotate di intelligenza artificiale integrata per migliorare il lavoro quotidiano dei laboratori italiani: la tecnologia 4.0 permette, infatti, di aumentare la produttività e diminuire sia i costi in bolletta che le ore di manodopera del ben 50%!
Da oggi preparare i migliori "Pangiallo" romani è davvero facile.
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Esmach con te, per un Natale alla riscoperta delle antiche tradizioni!
